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Caso Oland e i pasticci delle indagini canadesi.

Questo caso che andiamo a esaminare in breve, una volta che i giochi sono divenuti abbastanza
definitivi, dico abbastanza perché la sequela di errori e pasticci degli inquirenti canadesi, ci fa propendere per margini comunque di dubbio in ogni caso.
Per dire due cose, rapidamente, poi vedremo i filmati, Richard Oland era a capo di una grande impresa di proprietà e membro di una delle famiglie canadesi più ricche. Fu rinvenuto morto con la testa fracassata nel suo ufficio.
Una serie di indagini fatte con i piedi, hanno portato a rilievi che comunque non hanno impedito alla corte di affibbiare al figlio, Dennis Oland, una sentenza di second grade murder, con pena a vita ma con possibilità di rilascio dopo 10 anni.
Il ricorso parte subito dopo e la Corte d'Appello canadese determina tutta una serie di strafalcioni e rilievi degli inquirenti (un agente nei giorni di sua presenza sulla scena, ha utilizzato il bagno per i suoi bisogni, quando poi sono state in seguito prelevate le tracce e reperti, solo per dire...), con la conseguenza che l'appellante è stato ordinato di essere rimesso in libertà seduta stante.
Indagini sono ancora credo in corso, forse sono concluse, su alcuni dei responsabili di tali indagini e repertazioni assurde e falsate.

Nel documentario che ci andiamo a guardare, possiamo farci un'idea abbastanza precise dei fatti , vediamolo assieme, grazie e silenzio, abbassate le luci. >Ah, dimenticavo, scelgo questo film, perché la rete Cbs fa dei programmi ottimi, molto ben ricostruiti e attendibili, con il titolo di
The Fifth Estate.





Invece, nel video sotto, possiamo ascoltare, partendo dal minuto ventisette, quindi scorriamo avanti, tutta la fase iniziale dell'interrogatorio del sospetto, che sul momento era solo una persona di interesse
Person of interest (PoI), cioè una persona non necessariamente indagata né sospettata ma almeno ritenuta interessante per la conoscenza e soluzione del caso.

Notiamo
1 la persona viene fatta entrare nella stanza per i colloqui, con una telecamera che riprende affissa sulla parete (altre sono comunque presenti).
2 l'agente che entra e conduce il colloquio è una persona normalmente vestita, quindi niente divise, spallette, gradi e medaglie, questo perché i cittadini sono alla pari, nel senso che un cittadino viene ascoltato da un altro cittadino, che pur avendo la qualifica di ufficiale di polizia è comunque un cittadino che fa il suo lavoro, in un ambiente che non odora, nemmeno alla lontana, di caserma o ufficio di giustizia o detenzione o simili,
3 se avrete la pazienza di ascoltare tutto il colloquio, vi farete un'idea di come nel mondo anglosassone si procede con questa pratica, che troverete certamente differente da quella cui sono abituati a rapportarsi gli avvocati e i cittadini italiani, che sono condotti in stanze spesso maleodoranti, con mobili vecchi, alla presenza di un certo numero, a volte anche oltre le quattro persone, spesso con tanto di divise e gradi in bella vista.

Ricordo che il verbale della dichiarazione di Amanda, che abbiamo letto qualche settimana fa, è stato poi controfirmato da 37 altre persone, praticamente da tutto il personale della procura e della questura, e non si capisce come facevano ad essere tutte presenti al momento sia delle dichiarazioni di Amanda, che della sua apposizione di firma.
Per dirla tutta, avevamo tutti capito da quel particolare, quando lo sapemmo, che era in atto una azione basata sul profondo convincimento che Amanda fosse responsabile, e questo pur senza cercare ancora prove e reperti.
Comunque, le dichiarazioni spontanee o meno sono ritrattabili, e comunque, devono comunque essere sottoposte a riscontro.
Siccome Amanda aveva accusato il suo datore di lavoro, Lumumba, avendo raccontato una frottola, tutto l'impianto delle sue allegazioni controfirmato da 37 uomini dello stato, cade automaticamente, questo quando si seguono normali criteri prudenziali.
Vediamo il colloquio, sempre da cbs T F E, abbassa le luci, grazie, alla prossima.

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