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Sito dell'Associazione Italiana per lo Studio e Ricerca sui Comportamenti Violenti -CRCV- Italy. ---------- Violent Behavior and Prevention Research Center - VBRC -Au-- Lorenzi Alfredo, Neurobiol, Neurosc.Human Behavior Biosincr - Basil--Davis CA -- Karin Hofmann, Phd Aggressive Behavior--Au

Vittorino Andreoli, psichiatra, ovvero alla ricerca della notorietà.

Da anni, anche se in questi ultimi assai meno, vediamo le folte ciglia di Vittorino Andreoli
in vari consessi televisivi, a volte dedicati ai temi di attualità, specie quelli in cui si verificano delitti efferati di stampo familiare o giovanile. E' già un fatto tipico che uno psichiatra che insegna psicopatologia e farmacologia si interessi di aspetti propri dei fatti criminologici, dove peraltro, Andreoli ha a volte ricoperto incarichi giudiziari.
Ne ricordo uno, il caso Chiatti, un giovanotto con un passato familiare da paura, che uccise due bambini a Foligno, e che concluse, che il Chiatti era si affetto da psicopatologia della personalità ma comunque capace di intendere e volere, e ancora pericoloso, giustificando tale asserzione (successivamente in televisione), col fatto che diversamente, Chiatti non sarebbe stato condannato e sarebbe a piede libero: tremenda falsità e sciocchezza giuridica. 
Tutti noi sapevamo che un individuo con una storia personale e clinica come quella di Chiatti era praticamente affetto da un carico psichiatrico che ne minava la determinazione, portandolo a compiere azioni di quella tale gravità. Bastava farlo dichiarare completamente incapace di intendere e volere, e affetto da patologia tale da rappresentare un pericolo per la società, per  determinarne il percorso non giudiziario ma di ricovero e cura in struttura protetta, come doveva essere in un paese civile.
(Solo a titolo di ulteriore esemplificazione, la signora Franzoni, che secondo la giustizia è provato aver ucciso barbaramente il figlio Samuele, è attualmente carcerata sia pure in struttura adatta alle madri assassine, ma mai ritenuta affetta da carico psicopatologico, sulla base delle perizie e della famosa super perizia del Prof. Fornari e colleghi, con la conseguenza che era pienamente capace di intendere e di volere quel barbaro assassinio, perpetrato con malvagità, efferatezza e per futili motivi, ma per anni, in attesa della sentenza definitiva, ha potuto continuare a stare in famiglia e partorire un nuovo figlio, e accudire alla prole, senza essere ritenuta pericolosa. 
Insomma, sono i soliti pasticciacci brutti del sistema delle perizie e super perizie psichiatriche e psicologiche in ambito giudiziario, che spesso originano dei veri mostri scientifici e socio giuridici. La sig.ra Franzoni era certamente, almeno al momento del fatto, sotto lo stato di disorientamento da farmaci e da carico psichiatrico intermittente, inserito in disturbo di personalità, che ne riduceva e riduce la capacità di intendere e volere e di determinare il corso delle sue azioni. Purtroppo, ad oggi, poco sappiamo sulla reale patologia di questo tipo, e meno che mai possiamo essere confidanti nella capacità di fornire cure che portino a guarigione o comunque ad affrancamento. Nessuno può alzarsi e dire: io so come si cura e guarisce un disturbo di personalità narcisistico e borderline! Se lo fa, è il solito fuori di testa, e tra gli psichiatri e medici per non parlare delle psicologhe) ce ne sono molti, anzi, troppi.

Ma ritorniamo su nostro Vittorino Andreoli: costui da anni  scrive libri su libri, con vari contenuti e temi. Dalle violenze sulle donne ai crimini efferati, ai disagi giovanili, e chi ne ha più ne metta, tutti caratterizzati da un taglio da pseudo scienziato, da vero scienziato che però scrive di temi sui quali non possiede alcuna conoscenza specialistica, né può possederne, essendo talmente vasti e generici, da essere fuori limiti (off limits) per gli scienziati e neuroscienziati (come sono anche me). 
Nessuno può da neuroscienziato, mettersi a parlare della religione, della fede, della crisi dell'uomo, dei giovani, senza essere ben fuori dai suoi confini scientifici: lo può fare ma solo per scrivere dei libri e venderli come fanno tutti coloro che utilizzano tali canali.
Niente di male se uno scrive di tante cose che gli interessano e partecipa a discussioni televisive e in luoghi pubblici, offrendo il suo pensiero alla considerazione del pubblico. Lo fanno i giornalisti, che se guardiamo bene, sono sempre un giro chiuso (numero clausos), i soliti Stella e Rizzo, Travaglio, Gomez eccetera, che vediamo in televisione, sentiamo alla radio, leggiamo sui blog, e sui giornali e di cui sono pieni gli scaffali delle librerie e troviamo a giro per l'Italia a promuovere i libri e giornali e a dibattere sui soliti temi triti e ritriti, intanto riempiendosi le tasche con i soldi che il pubblico deficiente ma che si crede furbo, gli tributa.

Ho dato una breve scorsa a un libro, uno degli ultimi scritti, l'uomo di superficie, dove ho subito ritrovato concetti che sembrano originali ma che invece sento da almeno 25 anni, quali l'uomo monodimensionale, la modernità e post modernità, la società solida e la società liquida, l'anomia e i disagio sociale post moderno eccetera. Insomma, tutto un potpourri di concetti, idee, e visioni praticamente inutili, scontate e di nessuna forza critica in campo sociale e del pensiero. Il solito guazzabuglio tra psichiatria, sociologia, filosofia che tanto fa fico e serve a vendere libri a persone dotate di cervelli deboli.
Dopo un lungo capitolo dedicato alla bellezza, quella futile e superficiale, al Berlusconi e al berlusconismo, dopo aver detto della sua delusione per il suo assistito e consigliato, Romano Prodi, infine conclude con la formula per salvare l'uomo dal suo declino: il ritorno ai Bonobo, che fanno l'amore di faccia e non con la monta e altre amenità del genere.
Forse il Professore Andreoli non ha mai letto Il declino dell'uomo di tale premio Nobel, l'ormai superato e vituperato da molti, compresi i suoi seguaci italiani, Konrad Lorenz? Nel suo saggio ci diceva che l'uomo è destinato a declinare per la perdita dei suoi istinti primordiali, selezionati dall'evoluzione biologica in milioni di anni, a vantaggio di comportamenti socialmente utili ma spesso in contrasto con tali istinti. Certamente i Bonobo, tali istinti non li hanno ancora persi, sempre che riescono a sopravvivere, se è vero che il loro piccolo numero in Tanzania, si riduce ogni dieci anni. Questi hippies della jungla sono stati scoperti nel secolo scorso e descritti e studiati negli anni sessanta e settanta, definendoli in confronto ai loro cugini, delle comunità di hippies, originali e caotici. Ma dove sta la novità? Appunto, come si vede, quando si parla di temi ampi e in libertà, si finisce con l'annacquare le conoscenze e in definitiva a far la figura di superficiali o superficialoidi (intellettualoidi superficiali o tuttologi).

Vale sempre la solita legge della comunicazione: più una persona la vedi in televisione e nei media, e meno quella persona è ferrata e specialista nei temi che tratta mediaticamente. Che è come dire ce più vedi una faccia in tv e più e facile che si tratti di un furbetto scaltretto.
Ma si sa, alcuni grandi scienziati non possono privarci della loro presenza, determinati a voler ci divulgare la loro sapienza, con libricini, passaggi televisivi e comparsate pubbliche varie.




L'uomo di superficiedi Vittorino AndreoliPrezzo di copertina € 17,50
Data uscita 08/02/2012
213 pagine, rilegato
Editore Rizzoli
Collana Saggi italiani
Disponibile anche in ebook a € 11,99
Isbn 9788817055086

Cos'è successo all'uomo, alla civiltà?

Concentrati su un qui e ora puramente corporei, abbiamo ucciso tutti gli dei e reso la bellezza l'unica nostra religione. Non abbiamo più sogni, non coltiviamo progetti, non sopportiamo il silenzio, facciamo rumore per vincere la solitudine, sradicati come siamo dalle nostre origini, incapaci di amare, di insegnare ai nostri figli e di imparare dai nostri padri. E siamo pieni di paura. Vittorino Andreoli, che non distoglie mai l'attenzione dal destino dell'uomo contemporaneo, ripercorre la parabola della propria vita per descrivere, nel modo più personale e insieme collettivo, l'importante mutamento cui stiamo andando incontro. Dall'emergenza parsimoniosa e crudele della guerra, dove tutta la famiglia sedeva intorno al piatto in cui campeggiava un'unica grande aringa annegata nell'olio, al boom economico, in cui il dilagare del benessere ha condotto in fretta all'eccesso, alla saturazione, all'inutile; dall'entusiasmo delle scoperte scientifiche, che ci hanno permesso di rimuovere il dolore, di controllare le nascite, di nascondere ma non cancellare la morte, alle crisi, sempre uguali e sempre diverse, della Repubblica. Andreoli non dà giudizi né offre ricette, non ha certezze né dogmi da imporre. Ha però uno sguardo profondamente umano e la consapevolezza della sua e nostra fragilità, l'unica meravigliosa forza su cui possiamo e dobbiamo contare per risorgere.

 Questa è una foto posata, falsa, per i creduloni, una faccia televisiva, pubblicitaria, da venditore di prodotti, come quella di Berlusconi, Renzi, Letta eccetera, fino a Beppe Grillo.

Lunedì 29 aprile 2013
ore 20.30
Far fiò: quattro chiacchiere con
psichiatra e scrittore
VITTORINO ANDREOLI
Villa Paladin
Sala Grande
via Postumia
Annone Veneto
Presenta l’incontro
Alessio Alessandrini - giornalista
Associazione “Per Annone”
psichiatra e scrittore
VITTORINO ANDREOLI
Far fiò: quattro chiacchiere con
L’ospite della quarta edizione è Vittorino Andreoli.
Neurologo e psichiatra di fama mondiale, riesce a
unire al rigore dell’analisi scientifica un’eccezionale
capacità di divulgazione. I suoi saggi sono da
sempre un imprescindibile punto di riferimento per
capire i giovani, il disagio, la malattia, la società,
ma anche per interpretare la realtà nei suoi aspetti
creativi, familiari, gioiosi.
Tra le sue opere ricordiamo: Alfabeto delle relazioni,
Un posto in platea, Dalla parte dei bambini, I segreti
della mente, Le nostre paure, Il denaro in testa, La
violenza, Un secolo di follia, L’uomo di superficie,
Nessuno.
Vittorino Andreoli ha anche scritto numerosi romanzi,
raccolte di racconti e di poesie, diari interiori che
danno magistralmente voce ai sentimenti, alla
fantasia, alla potenza evocatrice della letteratura.
www.perannone.it
Studio Tecnico
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