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Delitto Via Poma, tra cooperative di copertura dei servizi, e false piste, Raniero Busco definitivamente scagionato.

Un grande sbadiglio è terminato, quello su Raniero Busco, unico indiziato finale delle flebili tracce e indizi
dell'accusa, che in un contesto giuridico differente, avrebbe portato da almeno 15 anni al completo scagionamento o assoluzione ma meglio, non luogo a procedere per mancanza di prove o di indizi di rilievo, in capo all'imputato. E invece, si è voluta percorrere la strada del perseguimento del povero Busco, e fino in fondo, quando oggi a fine febbraio 2014, la Corte di Cassazione ha messo la pietra tombale sul caso Busco e i suoi familiari.
Ma c'era veramente da arrivare a tutta questa serie di processi per terminare con l'unica soluzione possibile in un normale e pacifico sistema giuridico, dove si condanna solo chi è incastrato da prove determinanti o da una serie di indizi coerenti, precisi, tutti contestualizzati e ineluttabili, nella loro tremenda concordanza?
Il punto è stato il morso che esprimeva la ferocia tremenda dell'aggressore, rinvenuto sul seno della povera Simonetta Cesaroni, che secondo la solita perizia, poteva essere rapportato alla conformazione dentaria del Busco, perizia poi contestata e infine definitivamente buttata all'aria dalla Cassazione.
Quella stessa Cassazione che praticamente nel rinviare il processo di Amanda Knox e il suo amico, aveva delineato di operare una discriminazione a livello osmotico (parole testuali), in quanto si riteneva (la cassazione) che l'omicidio non sia stato ad opera del solo Guede, peraltro già  condannato a 30 anni, pena poi ridotta a 16 anni, proprio perché l'omicidio è  stato perpetrato in concorso con altri.
Quindi la recente sentenza della Corte di Assise di Firenze, non ha fatto altro che ribadire con il riconoscimento della colpevolezza di Amanda e Sollecito, quanto indicato dalla Cassazione.
Per questa sentenza, ci vorrà un altro lungo sbadiglio di un paio di anni, per apprendere che la Cassazione ha stabilito che non sussistono elementi che provino la partecipazione, oltre che la presenza, dei due imputati sul luogo e meno che mai la loro azione attiva sulla vittima. E ci sarà voluto sempre troppo, ma veramente troppo, anche se Amanda e Gabriele, hanno di continuo svolto un lavoro personale di demolizione critica delle azioni di ricerca e perizia degli inquirenti e della magistratura.

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