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La fisica delle particelle sta andando fuori di strada.

Perché la fisica delle particelle sta sempre più andando fuori di strada? Per alcuni motivi che cercherò di spiegare  in estrema, ma proprio estrema sintesi.


1 i modelli basati sulla matematica sono una estrema semplificazione di proiezioni del nostro cervello di specie umana: Organismi pensanti di altri mondi e galassie potrebbero essere dotati di aspetti e caratteristiche mentali del tutto differenti.

2 i modelli comunque basati sulla logica speculativa, specie quando rientrano in modelli e teorie, sono prodotti all'interno di un paradigma di pensiero e visione del mondo già preformato, per dirla con Popper, noi vediamo con occhi che hanno già visto.

3 ogni nostra esperienza nel mondo fisico e mentale è una esperienza che sta dentro un condizionamento fisico e mentale, cioè non c'è modo di distinguere chi fa cosa ma siamo solo noi che arbitrariamente assegniamo, in base alle caratteristiche preformate del nostro cervello, dei sensi e direzioni interpretative condivise o meno.

4 il fatto di mettere rigorosamente in tabelle delle previsioni su cose che devono esistere o essere esistite o che dovranno esistere è una proprietà che ricade nelle manifestazioni dei tre punti precedenti. Ne consegue che quando andiamo a verificare strumentalmente un modello, cercando di provare l'esistenza o meno di qualcosa, stiamo ricadendo nei tre punti sopra detti, con l'inevitabile conseguenza che il nostro cercare e verificare con strumenti anche potenti e precisi, non può, né potrà sottrarsi mai, allo stato delle cose, ai tre punti sopra detti. In altre parole, quanto osserviamo e verifichiamo è una predisposizione di quanto abbiamo prodotto con il nostro apparato mentale.

5 Non c'è alcuna prova concreta dell'esistenza di astruse particelle come il bosone di Higgs o peggio come l'inflatone. E' invece una prova sicura dell'attività del nostro cervello, con i suoi limiti, che sono tanti, dell'azione di esso nella creazione della visione del mondo e della cosmologia.
Mi serva qualcosa di fisico, cioè di concretamente materiale per spiegare l'attuale stato di inflazione? Bene, allora introduco nel mio modellino, oltre ai bosonì (roba ormai vecchia di miliardi di anni e congelata), dei pezzetti di materia, che chiamo inflatoni, cui attribuisco la coerente ma anche debordante e sfrenata idea, di auto espandersi, partendo da se stessi (la dico così in breve, anche perché nella sua essenza, è così). Una pura follia, cui si giunge seguendo il rigido schema mentale della teoria, modello matematico di conferma, esperimento, validazione.
C'è da aspettarsi che qualcuno prima o poi tiri fuori dal cappello qualche  esperimento per provare la presenza degli inflatoni.

6 Parliamo da almeno 120 anni di gravità, ma siamo ancora al punto in cui il povero Newton, resosi conto che il suo modello cinematico comunque funzionava (in buona parte), decise di non mettersi alla ricerca del motivo per cui la sua legge funzionava, cioè quella che poi è stata chiamata gravità.

7 Di fatto, ad oggi, molte cose potrebbero essere più chiare in tutti i sensi, se i fisici delle particelle disponessero di almeno qualche teoria decente sul cosa faccia girare la terra attorno al sole, che è come dire, su cosa fa si che lo spazio sia curvo e sempre che sia vero che sia curvo. Così come sarebbe auspicabile conoscere perché la velocità massima nell'universo conosciuto, così come noi lo pensiamo tale, non posso superare una misura assai piccola e limitata, quando si conoscono, in linea puramente matematica e sperimentale, azioni simultanee a qualsiasi distanza (sempre entro limiti accettabili dal nostro cervello).
Dire che la terra ruota attorno al sole perché lo spazio ha forma curva è una cosa molto facile da pensare: meno facile è dire quali meccanismi e forze sono all'opera nel piegare  lo spazio, visto che lo spazio per come viene definito, è un vuoto immenso, con qualche spruzzo di materia.

8 lo spazio, la materia, il tempo, sono simmetrici? sono costanti, sono sempre definibili?
Perché la materia potrebbe non essere affatto stata fatta in origine da atomi dati da un pezzetto di materia con altri pezzetti che ruotano attorno, ciascuno con le caratteristiche che oggi crediamo di conoscere molto bene. In altre parole, e gli astro fisici e fisici della materia lo sanno bene, quanto conosciamo della materia è solo una serie di casualità che si sono prodotte all'origine del tempo ma si tratta solo di una delle x moltitudini di variabilità che potevamo avere e non c'è modo, al momento di sapere se esistono altri mondi con origini derivate da una delle x variabili possibili.

9 Quando pensiamo al modello oltre le quattro dimensioni, quello a undici molto di moda, siamo sempre all'interno di uno stesso paradigma: quello della combinazione delle robe che conosciamo e pensiamo  di conoscere in modo da essere spalmato su altri piani e superfici spazio temporali.
In realtà nessuno può pensare a dove sia finita l'antimateria, perché da qualche parte qualcuno dovrà pur dirci dov'è. Inoltre, questa storia dell'energia, della massa, della materia oscura, dell'energia oscura e tenebrosa, quanto andrà avanti? Siamo in un thrilling? 
E' chiaro che mettendo assieme certi pezzetti di materia, fornendo quantità spaventose di energia, dando delle condizioni di osservazione, finisco per dire che ho prodotto l'anti roba, andando avanti produrrò il micro buco nero, poi? Come spiego tutto il resto, in termini di sole interazioni?
E' una domanda, non una critica, o meglio è una critica cui qualcuno dovrebbe iniziare a riflettere molto seriamente, a stamparsi questo foglio e metterselo ai piedi del letto e leggerselo molto bene e per molti giorni e per molti anni. 
Forse tutto quell'ottimismo sulle nuove conoscenze inizierebbe ad attenuarsi. Si pensi che l'ottimismo, come il pessimismo, sono due aggettivi per definire due condizioni di stato del nostro cervello, la sua regolazione timica, sempre ciclica.
Non mi entusiasmo quando sento che presso il super acceleratore si sono prodotte nuove particelle che confermano la teoria: altrimenti che esperimento sarebbe?
Ma un esperimento non parte solo da osservazioni, speculazioni e verifiche. Non basta osservare una serie di movimenti in un punto dello spazio per dire che lì c'è un buco nero super massiccio. Potrebbe esserci qualcosa di differente, o no? 
E veramente il buco nero è quella macchina mangiatutto, che in definitiva funziona come uno spazzino che prende rifiuti, li comprime e poi un giorno, li sputerà fuori? Esiste un altro universo in cui il buco nero è completamente speculare e rovesciato? In teoria si, ma anche questa è una risposta che non aggiunge un'h.

Alla fine degli anni ottanta, molte ricerche pubblicate e i colloqui con alcuni ricercatori di bioingegneria delle molecole, nella specie di scoperte sui meccanismi recettore-neurotrasmettitore e vari livelli intermedi delle cascate, ci avevano fatto credere che all'inizio del duemila avremmo avuto una serie di nuove molecole veramente innovative e di grande specificità per la cura dei disturbi psichici, specie le psicosi, le manie e le depressioni. 
E invece, siamo quasi nel 2020 e tutte quelle speranze e ragionevoli convinzioni sono state spazzate via da tempo sulla base delle nuove molecole allora promesse e poi solo in piccola parte realizzate.
Ancora oggi, se vogliamo dirla tutta, per curare i soliti disturbi, a meno di casi specifici e ben reattivi, le nuove molecole si sono dimostrate si più maneggevoli ma anche meno efficaci, con il risultato che si continuano a utilizzare le solite trenta molecole che sappiamo bene cosa producono da almeno 40 anni.
Alla proxima.

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