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Sito dell'Associazione Italiana per lo Studio e Ricerca sui Comportamenti Violenti -CRCV- Italy. ---------- Violent Behavior and Prevention Research Center - VBRC -Au-- Lorenzi Alfredo, Neurobiol, Neurosc.Human Behavior Biosincr - Basil--Davis CA -- Karin Hofmann, Phd Aggressive Behavior--Au

Caso Jodi Arias e William Happ

Due casi differenti, autori di due omicidi veramente brutali, con esiti differenti a processo.
William Happ rapì, picchiò e violentò una giovane bella ragazza, che si era persa in auto da sola, mentre cercava di avere informazioni fermatasi ad un telefono di una stazione di servizio.
Happ la vide, aveva litigato con la sua ragazza, tirò dentro l'auto di lei la malcapitata, Angie Crowley, di 21 anni, e alla fine, lasciò il suo corpo in una palude, dove i lamantini andavano a passare l'inverno della Florida.
Fu l'unico atto veramente violento di Happ, che alla fine fu trovato e condannato a morte, con pena eseguita dopo venti anni, nel 2013. Pochi minuti prima della esecuzione, confidò ilo suo pentimento per il crimine che aveva sempre negato, perdonando i suoi esecutori e chiedendo perdono alla famiglia della vittima.

Jodi Arias invece è stata al centro di una vicenda processuale che ha preso le attenzioni di mezza America, anche e sopratutto per l'avvenenza e per i suoi comportamenti disinvolti durante le fasi del processo. La sua condanna, scampata la pena di morte per un soffio, al carcere a vita, senza possibilità di poter essere mai rilasciata in questa vita, è derivata dall'analisi della macchina fotografica di lei, dalla quale, pur avendo cancellato la memoria, i tecnici della Fbi, sono riusciti a reperire delle foto che sono state scattate per puro accidente, durante l'aggressione.
Mentre il suo amante era sotto la doccia, gli aveva detto che voleva fargli delle foto prima di fare delle pratiche erotiche fetish, mentre invece tirò fuori un coltello con cui lo colpì e quasi lo decapitò, dicendo che poi era stata un'aggressione di qualche criminale che l'aveva con lui.

Bene, nonostante il cambio di look, Jodi Arias dopo la sua condanna al carcere a vita, continua a cercare di prendere l'attenzione dei media con richieste di petizioni popolari (del tutto prive di alcuna possibilità di influire sulla sentenza), raccolta di fondi per sostenere la sua campagna innocentista e blog e video che la riguardano in senso innocentista.
Questo pur nella certezza della sua colpa, certificata da foto che non vi faccio vedere perché sono veramente crude. Resta da dire che la presenza della Arias è stata attribuita da una foto in cui si scorge un pezzo del suo piede, cosa che lei ha sempre negato essere suo.
Per una migliore attribuzione della colpevolezza (con pena di morte), gli esperti dell'accusa hanno convocato un super esperto di lettura di immagini, da cui si evincerebbe nell'occhio destro della vittima, il riflesso della Arias mentre faceva foto, prima dell'assalto.
Sotto alcune fasi del video del processo, noterete quanto prende parola e anche il fatto che non ci sono toghe, in quanto il processo nel sistema britannico è concepito come fatto dal popolo in nome del popolo, che rappresenta lo stato: quindi niente toghe, tutti in abiti da civili e basta.
Il processo è stato un evento mediatico di portata veramente incredibile, credo a mia memoria, forse anche per Geraldo Rivera, vecchia volpe del giornalismo investigativo, il caso più coperto dai media americani, dopo quello Manson.
La Arias trasuda manipolazione e tentativo di controllo da tutti i pori, conosciamo bene queste personalità, anche se indossano la maschera della bella ragazza dai modi puliti. Le intercettazioni del resto parlano chiaro sul suo uso manipolatorio e ricattatorio del sesso per ottenere controllo sugli altri.
Alla proxima.



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